Triplo Fabbri e poker di Melani, dopo la Coppa Italia arriva anche la promozione in Eccellenza!!!

(foto Lascialfari)

Dopo una lunga attesa ecco finalmente il tanto agognato spareggio di semifinale contro l’Albinia, squadra vincente dei play off girone C, avversaria che alla luce di quanto osservato sette giorni orsono insieme a mister Rossi sappiamo essere una squadra tosta e in possesso di ottime individualità, nella gara di Piombino che li vedeva opposti alla compagine livornese dell’Armando Picchi, si erano messi particolarmente in luce il perno centrale del centrocampo Zaccariello e il possente attaccante centrale Nieto, ma anche il difensore Sgherri (oggi assente non sappiamo per quale motivo, forse malato?) ed il numero 2 Mecarozzi, abile sulla sua corsia di competenza, forse più a spingere che a difendere, comunque un ottimo esterno.
E’ anche vero che vinsero solo ai tempi supplementari, ma dopo aver sprecato molto e rischiato praticamente niente per tutti i 120 minuti, avversario da prendere con le molle.
E noi? Noi abbiamo le carte in regola per giocare contro chiunque (a mio avviso almeno) in questa categoria, Albinia compresa, siamo al completo e abbiamo il vantaggio e lo svantaggio di aver riposato.. mi spiego: aver giocato con continuità come hanno fatto le partecipanti ai play off può aver lasciato qualche scoria, un infortunio, un po’ di stanchezza, una squalifica… ma aver “riposato” come abbiamo fatto noi può anche rivelarsi svantaggioso, perché non c’è allenamento o amichevole che tenga, in grado di pareggiare il clima della partita vera, questo è indiscutibile, ecco perché potremmo soffrire a differenza loro di quella “rilassatezza” tipica di chi ha staccato la spina da tre settimane, non è semplicissimo mantenere alta l’attenzione e la concentrazione che c’è tra una gara e l’altra distanziate tra loro dai canonici 7 giorni.
Un discorso a parte meriterebbe poi la classifica meritocratica e i suoi criteri su cui concentreranno in federazione nei giorni immediatamente seguenti questa gara per determinare il ripescaggio di una delle due perdenti , perché tra Maliseti Tobbianese, Albinia, Grassina e Firenze Ovest, tre squadre saliranno in eccellenza e una resterà “al palo” in attesa di un evento favorevole che potrebbe non arrivare mai, cioè una promossa in serie D dai play off nazionali di eccellenza (Ghivizzano e Rignanese sono in corsa) oppure una fusione, una mancata iscrizione o altro, tutte “robe” per cui comunque si renderà necessario attendere l’estate inoltrata e magari snocciolare i grani di un rosario ogni sera prima di coricarsi, mentre chi vince oggi potrà al termine della partita tirarsi i gavettoni addosso e urlare “siamo in eccellenza!”…
E chi tra le due perdenti andrà in Paradiso? Chi resterà provvisoriamente in purgatorio in attesa della purificazione morale e spirituale prima di accedere al Paradiso? O magari resterà all’inferno…
Ogni società in questione ha un dirigente talmente fesso, maniaco e autolesionista a tal punto da mettersi a studiare rigo per rigo e parola per parola i sopracitati parametri… al Maliseti Tobbianese questo folle individuo SONO IO… e la mia personale classifica diceva:
Maliseti- Grassina- F. Ovest- Albina….. con la nostra squadra saldamente in testa, le altre più vicine tra loro, questo mix fatto da risultati di campionato, coppa, coppa disciplina, attività di settore giovanile, attività federali, attività parallele, etc etc.. alcuni da calcolare nella singola ultima stagione, altri nelle ultime due, altri nelle ultime tre… ebbene, calcolato le varie cose, buttato tutto in un contenitore, poi shakerato perbene, mi esce fuori un numero per ogni squadra (la cosa mi ricorda un po’ quando mi preparavo da solo le ricette da pastura per pescare barbi, carpe o cavedani, ma anche il lavoro in laboratorio di chimica tessile che non vi starò a spiegare..) e questo numero a sua volta, oggi, collocherà una delle perdenti in Paradiso l’altra in Purgatorio…
Cosa vuol dire questa classifica? Mi sto divertendo a girarci intorno, ma sostanzialmente la “pastura” che ho preparato dice che noi siamo già in eccellenza prima di giocare, ma non solo, anche che vincendo sul campo non solo festeggeremo “live” (decisamente più bello) ma permetteremo anche di passare a chi perderà tra Grassina e Firenze Ovest, cosa che non avverrebbe se dovesse vincere l’Albinia, perché noi siamo in vantaggio su entrambe le fiorentine, a differenza dei grossetani. Qualcuno penserà, “che casino”…. Immaginatevi che casino nel fare tutti questi conti e capirete perché mi autodefinisco folle… ma precisiamo una cosa, oggi nessuno era a conoscenza della “mia” classifica, nessuno… perché nessuno doveva entrare in campo e avere la sensazione che anche perdendo saremmo stati promossi, non solo per la regolarità delle cose, non solo perché comunque potrei anche aver sbagliato qualcosa e in tal caso rischierei la lapidazione, ma anche e soprattutto per la soddisfazione di ognuno di loro di andare nel rettangolo verde a giocarsi l’eccellenza in 90 o 120 minuti, sensazione sicuramente forte che magari anche giocando altri 20 anni potrebbe non ripresentarsi più.. e allora…. All’oscuro di tutto questo, andiamo a giocarci questa promozione in eccellenza!!!!
Non parlerò a lungo di questa ultima partita della stagione, già vi avrò annoiato con gli altri discorsi, poi sinceramente trovo noioso narrare le occasioni, i minuti, i cambi e tutto quello che normalmente si racconta di una partita, preferisco raccontare altri particolari.
Diciamo che dopo aver percorso il tragitto piuttosto breve che ci separa dalla frazione del comune di Poggibonsi , Staggia Senese, frazione che conta poco più di 2000 anime e che è immersa nelle bellissime colline tipiche della provincia di Siena, facciamo sosta in trattoria e ci dividiamo in due grandi gruppi, il gruppo “mangio sportivo perché devo giocare” e il gruppo “mangio fin che ho fame, la dieta da domani”, menù e orari diversi, noi che mangiamo sportivo ovviamente ci alziamo molto prima degli altri, abbiamo un piccolo impegno che ci attende, attraversiamo via Romana e siamo dentro lo stadio.
Partita preparata nei dettagli, basandoci su quanto abbiamo visto Domenica scorsa a Piombino, Battagliero in porta, Manetti unica quota difensiva, Casarin sul lato opposto, Tarli e Bertini coppia centrale, Marchiseppe davanti alla difesa, Landolina e Rosi completano il centrocampo, ma rispetto alla finale di coppa, si invertono di posizione, perché Rosi che è notoriamente ultra dinamico, dovrà aiutare a coprire le eventuali folate offensive di Mecarozzi che si sovrappone molto più spesso di quanto non faccia il suo collega di sinistra, fin qui tutto uguale a Sesto contro il Signa, cambia invece l’attacco, dove Lorenzi questa volta parte titolare nel centro (a Sesto subentrò e fu importantissimo il suo contributo) mettendo di fatto Fabbri sull’esterno così come Cardillo, inizialmente il condor a destra, Gigione a sinistra.
Galipò della sezione di Firenze, Spano di Empoli e Lencioni di Lucca, compongono la terna arbitrale.
Fa molto caldo, terreno simile a quello di Tobbiana, non perfetto ma buono, manca la pista intorno al campo e questo fa si che dalla gremita tribuna coperta la visuale risulta ottima da ogni posizione, sulle scoperte tribune del lato opposto c’è un solo ma colorito tifoso, il nostro Pippo che sventola una bandiera, tutti ci chiediamo quanto resisterà al sole e se crollerà prima lui o l’asta brandita a due mani… e con questo pensiero si dia inizio alle danze…
Primo tempo in cui regna l’equilibrio in campo, una sola occasione per noi con Lorenzi che calcia e lato, un paio di ripartenze per loro piuttosto pericolose, alla terza sfiorano il gol, Nieto da destra crossa lungo, sbuca dietro a tutti Anichini che da ottima posizione colpisce male di testa e palla a lato, questa è l’unica vera occasione che l’Albinia avrà in tutta la gara, ma eravamo zero a zero e avrebbe potuto cambiare il corso degli eventi, chissà… la frazione finisce così come era iniziata.
Due chiacchere in tribuna, qualche saluto, qualche considerazione su quello visto nei primi 45’.. “regna l’equilibrio, loro sono una squadra tosta e pericolosa” è il più ricorrente, nessuno avrebbe potuto presagire quanto avvenuto nella seconda parte.. e questo è uno degli aspetti belli del calcio, tutto può mutare, basta un singolo episodio, una svolta..
Vediamo insieme… primo cambio a metà gara, esce Landolina ed entra il pari ruolo Casini, pochi istanti dopo fuori anche Lorenzi e dentro Caggianese (questa volta si inverte il cambio ma non il beneficio che ne consegue) che va ad occupare la sua consueta posizione con relativo accentramento di Fabbri.
E arriva la prima rete, Caggianese sguscia via a Mecarozzi che lo aggancia appena dentro l’area.. Galipò indica il dischetto! il nostro nemico giurato si ripresenta, il rigore, la maledizione stagionale sarà valida anche nei play off? Condor Fabbri rompe gli indugi e decide per il no, tiro intuito da Curti, ma sfera comunque in rete, sembra incredibile ma abbiamo trasformato un rigore.. e siamo in vantaggio!
Ma non finisce qui, sulle ali dell’entusiasmo ( o su quelle del Condor, come ama scrivere Paolo Sambo) continuiamo a premere e ancora il volitivo Caggianese subisce fallo sulla sinistra, questa volta abbondantemente fuori area, la punizione laterale viene però raccolta da Bertini che di testa fa da torre per Fabbri, che notoriamente si fa trovare nel posto giusto al momento giusto e il suo tocco da pochi metri non può che essere letale… 2-0! Si festeggia, il piccolo megafono di Acciaioli chiede “chi ha segnato.. Francesco?” la tribuna risponde.. “Fabbriiiii”
I ragazzi grossetani di mister Tommasi escono letteralmente dal match e sembrano incapaci di reagire, Rosi giganteggia in mezzo al campo, Casini vince ogni duello, aereo e terrestre, Marchiseppe erige una diga insormontabile e fa da scudo a una difesa che già non ha bisogno di trincee e che non traballa mai, il 3-0 arriva inesorabile poco dopo, imbucata centrale e ancora lui, il condor, si immola verso i tasselli del portiere in uscita e lo supera con un pallonetto che termina in rete.. la scarpa di Curti lascia i propri segni sul torace di Fabbri, che a sua volta sigla la personale tripletta e lascia tre segni indelebili nello stadio di Staggia e nella storia della nostra società, il “barone rosso” ha colpito tre volte e oggi lo voglio etichettare così, perché in zona gol è freddo e calcolatore come era appunto nei cieli Manfred Von Richthofen , che prima studiava e poi colpiva e abbatteva il nemico, impossibile non tributare un lungo applauso al nostro attaccante al momento in cui Rossi lo toglie dal campo, mancano poco meno di venti minuti e la tribuna concede la standing ovation al “barone rosso”…
Al suo posto entra Damiano Melani, che forse non saprà volare come il triplano di Fabbri, ma in quanto a velocità è davvero supersonico e una squadra ormai alle corde come ormai è nei minuti finali la squadra avversaria, soffre le sue incursioni ed è proprio lui a chiudere i conti e confezionare il poker, Damiano sigla l’ultima rete ufficiale di questa strepitosa stagione, pochi istanti dopo infatti il Signor Galipò (che ha ben diretto una gara onestamente non complicatissima) fischia la fine e scatena la gioia dei nostri ragazzi, che bissano il grandissimo successo della Coppa Italia ottenendo sul campo e con pieno merito anche lo storico passaggio in Eccellenza Toscana…. Le classifiche meritocratiche, i miei calcoli, i miei numeri e i miei foglietti, diventano palline di carta da cestino… stop alla sofferenza, siamo in eccellenza….
E siamo ai titoli di coda, sulla partita, sulla stagione, non ripeterò la lista dei ringraziamenti, perché l’occhio si sta per chiudere, anche se stanotte (a differenza del dopo coppa) sono lucidissimo, niente brunello stasera, solo acqua coca cola e fanta, comunque ci siamo, siamo a tirare ancora una volta le somme… partenza stagionale in salita, infortuni, defezioni, sconfitte… un po’ come la fiaba del brutto anatroccolo, che si vede più brutto di tutti i fratelli, che si intristisce e si emargina piano piano, fino a fuggire dalla nidiata, rischia di morire di freddo e di fame, vaga senza meta e infine giunge in uno stagno di bellissimi cigni, che incredibilmente lo accettano… ed è allora che guardando verso l’acqua vede la propria immagine riflessa.. ed è diventato un cigno elegante e bellissimo, proprio come loro che lo hanno accolto…. la fiaba ha un lieto fine per il protagonista, e può anche avere altri significati o messaggi, come per esempio il “valore inerente” (che prescinde da contesti magari sfortunati) oppure il “diritto di avere diritti” (calcisticamente parlando spesso vieni giudicato sul freddo numero a prescindere dalle circostanze e dalle attenuanti volutamente ignorate) ma anche di “classismo” che va sempre di moda, chi deride ( è e resta un anatroccolo) il brutto in fasce si accorge poi di aver deriso un bello in piazza (poiché da grande diventa cigno) …..
Cosa intendo dire… solo togliermi qualche sassolino (o pietra?) dalla scarpa, per le tante critiche sentite da settembre in poi, “la vera delusione del campionato sono loro”… quante volte… anche a sproposito, ma soprattutto dette da chi avrebbe (in qualche caso) dovuto avere la decenza di tacere…o almeno la pazienza di aspettare….
Non lo dico per me, io ormai sono abituato, dopo così tanti anni nel mio ruolo so benissimo che quanto fai di buono è “dovere” di cui pochi se ne accorgono, quando sbagli escono invece fuori tutti, anche chi dovrebbe stare in silenzio.. lo dico piuttosto per questi ragazzi che nei mesi di ottobre e novembre si allenavano in sette-otto troppe volte, ma stringevano i denti… o per chi li allenava e la domenica era costretto a fare la conta e a mettere giocatori a mezzo servizio o fuori ruolo, salvo poi sentirsi accusato come se avesse avuto possibilità di scelta, sono strafelice soprattutto per voi, per Rossi, Marini (queste gioie ripagano solo in parte l’amarezza per essersi dovuto arrendere ancora una volta alla sfortuna Ale) e per chi ha stretto i denti, arrivando in fondo alla stagione stremato ma vincente, sono contento per voi, avete conquistato un grande traguardo anzi due, e meritereste tutti di giocarvela questa benedetta eccellenza, anche se purtroppo (qui viene il brutto per chi DEVE fare delle scelte) non tutti potrete.
Per voi ha fatto questa metafora, forse fin troppo lunga, bastava citare Maurizio Tanfani e il suo vecchio ma pur sempre valido “LE PECORE SI CONTANO A MAGGIO”… detto questo, non sbagli mai… e oggi era Maggio, 17 Maggio 2015, Maliseti Tobbianese conquista sul campo l’eccellenza…
Buona notte a tutti

Simone Bardazzi

(un ringraziamento particolare ai vari ragazzi del 1999 Santini Caponnetto Gialluisi Bambini Acciaioli Pitta Vannucchi etc che hanno voluto seguire la squadra anche oggi come in tantissime altre partite durante la stagione… e ora sotto con la coppa cerbai!! e chiaramente un bravo ai 2000 che hanno superato il turno in coppa regionale questa mattina proprio a Grosseto, anche una loro rappresentanza in quel di Staggia, Caggianese junior, Guidi, Imperio… bravi!)