Le parole di mister Fabbri dopo la matematica salvezza: «Ieri quasi non sono riuscito a esultare per il raggiungimento di questo traguardo. Le prime sensazioni che ho provato sono state di sollievo per me e per lo staff, e di felicità per questi ragazzi che anche quest’anno hanno dato prova di essere uomini straordinari. Nel calcio non c’è nulla di scontato; noi sapevamo fin dall’inizio che sarebbe stata una stagione molto più difficile rispetto alla cavalcata dell’anno scorso, per un’infinità di motivi, che si sono palesati tutti nel disastroso inizio tra coppa e campionato. Lo definisco disastroso perché mettevo in campo una squadra che non aveva un’anima e di questo mi sentivo il primo responsabile. Tanti ragazzi che avevano cominciato con noi ad agosto hanno scelto altre strade. Alcuni dirigenti si sono defilati. Ma il gruppo, intendo lo zoccolo duro di questa squadra, in quel momento critico non si è sfaldato e ha ricominciato a ritrovare certezze, riconquistando un punto dietro l’altro. Poi a gennaio, nel momento migliore, dopo aver battuto Larcianese e Casalguidi, tre sconfitte inaspettate e rocambolesche ci hanno fatto ripiombare nel baratro. Altri ragazzi ci hanno lasciato, il gruppo si è assottigliato ulteriormente, ma quelli che contavano davvero sono rimasti a vogare verso il nostro obiettivo, che era più importante di ogni altra cosa. Ringrazio innanzitutto la società nei nomi di Federico Villani e Paolo Cavalieri che ci hanno consentito di arrivare in fondo alla stagione, poi Simone Bardazzi per non avermi esonerato nei momenti più difficili, anche se sappiamo tutti che chi comanda davvero… è la moglie Samantha. Poi ringrazio il mio fidato staff composto da Stefano Chiari (massaggiatore), Alberto Fabbri (assistente e fratello), Leonardo Marini (preparatore e all’occorrenza portiere di riserva) e Federico Ruini (preparatore del portiere), un vero gruppo che è sempre stato al mio fianco sostenendomi nella buona e nella cattiva sorte; grazie a Roberto Luconi (responsabile organizzazione trasferte) per non aver saltato una domenica. Poi un grazie infinito alla squadra: col capitano Andrea Santini ci sono state incomprensioni e discussioni, è inevitabile quando due personalità si confrontano, però alla fine va bene così perché io ho imparato qualcosa e lui ha fatto una stagione molto migliore rispetto alla scorsa. Poi grazie agli altri ragazzoni: Micheal Fusco che nel girone di ritorno ha fatto prestazioni strepitose e si è rivelato una garanzia in difesa. Lorenzo Cuorvo che è un esempio di come si possa essere professionisti anche nei dilettanti ed è un portiere vero, uno che vive per non subire gol. Lorenzo Cecchi, che quest’anno in campo non c’è stato quasi mai ma c’è stato l’anno scorso e c’è stato sempre come esempio e stimolo per i compagni. Mattia Perna che ha dato un grande contributo a livello mentale e ha segnato anche due gol pesanti, uno che dà tutto se stesso e che a dicembre è voluto tornare a Maliseti a darci una mano perché sentiva di appartenere a questo gruppo. Andrea Campana, altra garanzia, si è sempre adattato anche alle mie più assurde richieste tattiche, altro ragazzo eccezionale e ottimo calciatore. Andrea Menichetti col suo sinistro educatissimo, la faccia da bravo ragazzo, le battute inaspettate e un dito che non guariva mai. Leonardo Paoli che migliora giorno dopo giorno e quest’anno ha fatto tre gol da incorniciare. Samuele Breschi, un altro ragazzo che non tradisce mai, uno che si adatta a qualsiasi ruolo e qualsiasi situazione ambientale e tecnica, un tifoso del Maliseti in campo ma anche quando è fuori. Cristian Cavalieri, altro girovago dei ruoli in campo che negli anni ha fatto grandissimi miglioramenti, un ragazzo che è l’anima di questa squadra e che non ha mai fatto mancare il proprio apporto e il proprio sorriso nonostante le panchine, pur essendo figlio di un dirigente. Morrison Yahon Mande che è stato decisivo per peso offensivo, imprevedibilità e gol, facendoci vedere spunti notevoli. Poi le cosiddette “quote”: Elia Peschi, non c’era alcun dubbio su di lui ma si è rivelato un ragazzo maturo con grandi qualità e altrettanti margini di miglioramento e ha mantenuto un gran rendimento per tutta la stagione. Xhoj Siqueri, si è presentato col setto nasale rotto e ha perso settimane importanti in preparazione, ma ha saputo aspettare il proprio momento e poi è diventato un titolare di questa squadra realizzando gol e assist importanti. Francesco Rudalli, un ragazzo dalle grandi qualità tecniche, dobbiamo ringraziarlo per non aver mollato, perché poi nel finale di stagione è stato determinante. Pablo Perillo che sa quanta stima ho di lui, è stato sfortunato a farsi male nel momento in cui aveva ritrovato spazio. Riccardo Scardilli che ha avuto poco spazio ma è stato sempre presente. Gianmarco Aiazzi, 9 presenze in prima squadra, ha avuto spazio nel momento più difficile poi ha dovuto aspettare il suo momento, che è arrivato ieri, e ci ha dato una grande mano a portare via da Cerreto il punto decisivo per la nostra stagione. Lorenzo Badiani, ragazzo dalla grande mentalità e dalle doti da difensore puro, tutto il Maliseti deve ringraziarlo per i sacrifici fatti nelle ultime settimane, ha giocato anche 5 partite in 8 giorni ed è stato esemplare pur senza mai allenarsi con la prima squadra. Vlad Mardale portiere di grande prospettiva che ha risposto presente in una sola ma determinante occasione. Ringrazio anche i ragazzi della juniores che sono venuti a dare una mano e a fare presenza nel corso della stagione, magari anche senza entrare: Sensi, Coppini, Llana, Dardha, Chiti, Landini, Asara, Ballerini, Cavalieri e spero di non dimenticare nessuno. Probabilmente se avessero potuto allenarsi un po’ di più con noi avrebbero avuto qualche opportunità in più con la Prima Squadra. Passati in rassegna il percorso e ripensando a tutti i protagonisti mi sento molto più orgoglioso di quello che siamo riusciti a realizzare, e forse questa salvezza ha addirittura più valore rispetto al raggiungimento dei playoff ottenuto nella scorsa stagione, perché quando le cose vanno bene è più facile per tutti. Difficile è invece quando tutto ti si riversa contro e non sembra esserci una via di uscita. Quindi grazie ancora a tutti coloro che hanno dato il loro piccolo o grande contributo fino alla fine, ovvero tutti i volontari e i tesserati Maliseti, grazie a chi ha fatto il tifo per noi, ma anche a chi ha fatto il tifo contro.. Sarà una settimana di festeggiamenti e ce la siamo meritata…»
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