Intervista a Maurizio Gilardi, responsabile dei Punti Brescia…

GILARDI: «Primo impatto positivo. Ho visto entusiasmo e disponibilità al confronto da parte degli istruttori e degli allenatori. C’è un terreno ideale per formulare la nostra proposta di lavoro. Obiettivi di breve e lungo termine? Nelle prossime settimane dovremo approfondire la consocenza reciproca per costruire un programma comune di attività da sviluppare nei prossimi mesi, a cominciare dalla formazione degli allenatori. Nei prossimi due-tre anni l’obiettivo è fare del Maliseti il punto di riferimento per tutte le società del comprensorio pratese e pistoiese, attraverso l’organizzazione di stage, selezioni, tornei…

Maliseti sta al Brescia come Margine Coperta sta all’Atalanta? Sì, è un paragone che, in un prossimo futuro, ci può anche stare (ride). Vogliamo far crescere insieme qualcosa che sia veramente importante a livello regionale, il Maliseti è una società ambiziosa, il Brescia anche. La nostra strategia non è quella di avere tante società gemellate, in Italia sono circa 70 di cui 55 a livello provinciale, ma di avere 1/2 punti di riferimento per ciascuna regione…

Perché Maliseti? I nostri responsabili regionali, Fabrizio Gabrieli per gli osservatori e Alessandro Galassi per i Blu Camp, hanno preso in esame diverse realtà, la scelta è caduta su Maliseti principalmente per tre ragioni: strutture moderne, istruttori qualificati in grado di sviluppare le metodologie di lavoro del Brescia, la continuità dalla scuola calcio fino alle tre categorie regionali…

Gli istruttori del Maliseti chiedono, giustamente, continuità di rapporti? A luglio ci sarà il Blu Camp, poi ci stiamo già preparando per tornare a settembre, per due giorni di lavoro. Anche per noi è importante un confronto costante, il primo obiettivo come detto è costruire un programma di attività che preveda momenti di incontro se non tutti i mesi almeno 5-6 volte l’anno…»